Vibo Valentia Capitale italiana del Libro 2021

 

credits: https://www.facebook.com/ministerodellacultura/



Lo scorso 7 Maggio il ministro della cultura Franceschini ha annunciato, attraverso piattaforma zoom, la città vincitrice del titolo di Capitale italiana del Libro 2021: a trionfare è stata la città calabrese di Vibo Valentia!


Capitale Italiana del Libro 2021

Vibo Valentia ha primeggiato su una rosa di città finaliste, tra cui Ariano Irpino, Caltanisetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli, distinguendosi, secondo le fonti ufficiali, “per la qualità delle iniziative presentate, esposte con una chiarezza in cui si fondono rigore ed entusiasmo”. La nomina della città vincitrice, ci informa il sito del ministero, è stata raggiunta in maniera unanime dai giurati chiamati a valutare i progetti presentati dalle partecipanti. La commissione giudicante è stata composta da Valentina Alfery, Pierangelo Cappello, Gerardo Casale e Fulvia Toscano e presieduta da Romano Montroni.

La finalità del progetto vincitore è di “far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone”, rispondendo dunque in maniera conforme alle motivazioni che hanno portato all’istituzione della Capitale del Libro. 
Parole di gioia e profonda commozione sono state pronunciate dalla Prima Cittadina di Vibo, Maria Limardo, che ha accolto la vittoria come un’opportunità per la città di riscattarsi da tutte le graduatorie che l’hanno vista fanalino di coda in questi anni e gareggiare finalmente tra i primi, essendo portata agli onori della cronaca “quella bella”. Un premio che per la città calabrese ha dunque il sapore del riscatto e di una nuova alba.

 

 Istituzione del titolo

La capitale italiana del Libro è un titolo istituito nel 2020 ai sensi della legge 15/2020, avente come obiettivo la promozione della lettura nel paese (fanalino di coda in Europa) essendo essa riconosciuta quale  mezzo  per  lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del  progresso  civile,  sociale  ed  economico  della  Nazione,  la formazione e il benessere dei cittadini (Art.1 com.1).

Le città che intendano candidarsi devono presentare progetti aventi come obiettivo la promozione della lettura. Essi vengono giudicati da una commissione istituita ad hoc che ne decreta la vincitrice. Ai vincitori viene riconosciuto un contributo del valore massimo di 500.000 euro per la realizzazione del progetto, erogati per mezzo del Centro per il Libro, ente autonomo del MiC.

Il titolo di Capitale Italiana del Libro è stato modellato su quello di Capitale italiana della cultura (a sua volta plasmato sul riconoscimento della Capitale europea della cultura). La prima edizione è stata celebrata nel 2020 e il titolo è stata assegnato alla città di Chiari, nel bergamasco, una delle zone più colpite dalla pandemia di Covid-19.


Questo tipo di competizione viene promossa dal Ministero in quanto capace di azionare meccanismi virtuosi che mettono in moto il territorio e contribuiscono alla promozione della cultura e ad avvicinare le comunità ad essa.

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