ArtLine: forme e colori dell’Arte Contemporanea a Milano

Nato dall’esigenza di coniugare riqualificazione urbana con forme e significati dell’Arte Contemporanea, ArtLine è un percorso artistico che abita gli spazi del parco Citylife: progetto di trasformazione urbana del quartiere Portello di Milano, la cui area, precedentemente occupata da Fiera Milano City, con un’ampiezza pari a 255.000 metri quadri si configura come il progetto di riqualificazione urbana più ampio d’Europa. 

Fotografia della modernità meneghina, nell’immaginario collettivo Citylife richiama l’immagine delle Tre Torri centrali che lo abitano, Torri da cui deriva anche il nome della piazza all’interno della quale si trovano.  


Il progetto ArtLine

ArtLine contestualizza il concetto di museo di Arte Contemporanea a cielo aperto nel panorama milanese, in perfetta armonia con le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind.

Il progetto artistico mira alla creazione di uno spazio inclusivo, aperto al valore della condivisione e della multiculturalità. Concept del percorso è avvicinare i cittadini all’Arte Contemporanea, rendendola parte integrante della comunità all’interno della quale si esprime e per la quale veicola messaggi di interculturalità, accoglienza, libertà.  Il percorso realizzato, posto all’interno di un Parco pubblico, è fruibile gratuitamente in qualsiasi momento: avvicinare le comunità all’Arte significa eliminare le barriere che separano le parti, assicurando, ad entrambe le parti, le condizioni basilari per un confronto reciproco. È a partire dal dialogo tra cittadini e percorsi artistici che le comunità si trasformano, crescono, cambiano. I cittadini imparano dall’Arte. L’Arte, con i cittadini, si evolve.  


Coloris

Tra le opere più amate del progetto ArtLine vi è Coloris. Risultato dell’estro creativo dell’artista Pascale Marthine Tayou, l’opera consiste in una pavimentazione in calcestruzzo sulla quale si innalzano un centinaio di coloratissimi pali metallici. L’altezza dei pali realizzati varia tra i 6 e i 12 metri, sulla sommità di ognuno dei quali è posizionato un uovo. 

L’opera raffigura, in chiave contemporanea, l’immagine del planisfero terrestre, riproponendone i valori e le specificità proprie della diversità di cui la Terra nella quale abitiamo è portatrice. 

Colori, ombre, giochi di luce dialogano tra loro creando un palcoscenico unico in cui è la diversità a creare armonia. È un concetto che intende far riflettere le spettatrici e gli spettatori, rafforzando consapevolezze identitarie e più di tutto interculturali, e stimolandone di nuove. 


Fonte: yourownguide.com


Daily Desiderio 

Originale nel contesto e nel messaggio è senz’altro Daily Desiderio, opera del giovane cremonese Riccardo Benassi, il quale, attraverso un display a LED bianchi incorniciato da una struttura in alluminio, trasmette ogni giorno un messaggio testuale diverso dai precedenti. 

Il cambiamento dei messaggi trasmessi, nella sua visione, si fermerà solo nel momento in cui saranno i battiti dello stesso autore a fermarsi: da quel momento i messaggi trasmessi ricominceranno dall’inizio, in loop.

Una finestra in grado di aprire non solo lo sguardo ma anche le emozioni che lo catturano. 


Fonte: artlinemilano.com


Vedovelle e Draghi Verdi

Curiosissime, oltre che meravigliose, sono le fontanelle pubbliche del Parco, i cui bocchelli in ottone sono stati oggetto di una rivisitazione da parte dell’artista Serena Vestrucci. L’artista ha scelto di sostituire i classici bocchelli con forme diverse di animali, quali giraffe, elefanti, conigli. 
Utilizzare le fontanelle pubbliche non è mai stato tanto curioso, difficile sostenere il contrario.
 


Fonte: milanotoday.it

Fonte: blog.urbanfile.org

Fonte: milanotoday.it

Fonte: lorenzotaccioli.it



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