Il Mausoleo di Augusto: dopo 14 anni riapertura al pubblico

 

credits: Sovrinendenza Capitolina



Dopo14 anni riapre a Roma il Mausoleo di Augusto: chiuso dal 2007, è stato restituito alla collettività lo scorso 1° marzo grazie a un lavoro sinergico dell’amministrazione di Roma Capitale, (ex) Mibact e Fondazione TIM.


Il cantiere

Il progetto di recupero del Mausoleo ebbe inizio nel 2007, con una serie di indagini archeologiche preliminari e un concorso internazionale con obiettivo il riassetto urbanistico della piazza antistante (piazza Augusto Imperatore, appunto), rispetto alla quale il monumento risultava defilato. Dopo vari ritardi nei lavori, il progetto di restauro conservativo e consolidamento della struttura, reso possibile da finanziamenti dell’amministrazione Capitolina e Mibact, è stato portato a termine nel 2019. 

La fase successiva di valorizzazione del Mausoleo, finanziata da Fondazione TIM, ha permesso di disegnare un nuovo percorso di fruizione museale e di abbattimento delle barriere architettoniche con l’obiettivo di rendere il bene pienamente accessibile.

Nel 2017, grazie all’intervento della Fondazione, è stato lanciato online un sito internet (https://www.mausoleodiaugusto.it/) attraverso il quale viene proposta all’utente un’esperienza 3D per scoprire la storia di Augusto e del monumento, e dei suoi cambi di destinazione nel corso dei secoli. Non è tutto: contestualmente allo svolgimento dei lavori di restauro, il cantiere è stato circondato all’esterno da pannelli che illustravano la storia del sito e il progetto in atto. Entrambe le soluzioni citate hanno permesso la diffusione della conoscenza di un sito passato in secondo piano attraverso strumenti attuali e innovativi che permettono il coinvolgimento dell’utente.

Il cantiere è ancora in corso, ma è possibile per i visitatori visitare in sicurezza il sito da martedì a domenica gratuitamente per tutti fino al 21 Aprile dalle 9 alle 16 su prenotazione; dal 22 Aprile la gratuità sarà riservata solo ai residenti e l’accesso consentito dalle 9 alle 19.

Quello del Mausoleo di Augusto è un caso in cui la collaborazione tra soggetti pubblici e privati ha reso possibile il recupero di un bene culturale sottraendolo al degrado materiale e funzionale, re-immettendolo nello spazio vissuto della comunità che potrà di nuovo fruirne in maniera sempre più agevole. 


Il Mausoleo

Il Mausoleo di Augusto è il più grande sepolcro circolare al mondo, con un diametro di 87 metri. Ottaviano cominciò a pensare alla sua costruzione già nel 28 a.C., dopo la vittoria riportata sul rivale Marco Antonio e sulla regina Cleopatra nella battaglia di Azio: come si legge sul sito del Mausoleo, “[Augusto] Faceva la storia [il riferimento è alla battaglia di Azio] e, nello stesso tempo, pensava a scrivere la memoria che ne sarebbe stata serbata”.
Era stato pensato come un sepolcro di famiglia della dinastia giulio-claudia oltre che un monumento celebrativo del (allora non ancora) princeps, come suggerisce la tipologia della costruzione. All’interno erano conservate le urne con le ceneri dei parenti dell’imperatore; quelle dell’imperatore stesso erano, probabilmente, nel cilindro centrale.
Con il tramonto dell’Impero romano, il Mausoleo assunse le destinazioni più disparate nel corso dei secoli. Durante il Medio Evo fu trasformato dalla famiglia Colonna in una fortezza. Giardino all’italiana nel Rinascimento, arena per tori e bufale nei secoli XVII e XVIII, divenne auditorium nei primi decenni del Novecento per poi essere recuperato in chiave politica nel periodo fascista.


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